"Solo a parlare di quell’episodio mi vengono i brividi." Vladimir Luxuria minacciata dall'Isis
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
“Era notte fonda,
ho digitato l’indirizzo del mio
sito per controllarlo e al posto della homepage c’era qualcos’altro. All’inizio non ho capito, pensavo solo di aver sbagliato indirizzo, poi ho visto bene: l’immagine che campeggiava era quella della bandiera nera dell’Isis. In sottofondo si sentiva una musica araba, una sorta di inno, e in alto c’era scritto ‘Hacked by the Islamic State (ISIS)’. Sotto, sempre in inglese, una scritta che diceva ‘Siamo ovunque’.Già allora mi ero spaventata, anche perché era notte fonda, non sapevo con chi parlarne e ci sono voluti giorni per sbloccare la situazione e far tornare il sito come prima. Oggi solo a parlare di quell’episodio mi vengono i brividi.” A parlare dalle pagine del settimanale ‘Top’ è la conduttrice de ‘L’isola di Adamo ed Eva’ raccontando il timore provato quando si è vista hackerata il sito dall’Isis. “A oggi – continua - mi rendo conto che quello di cui sto parlando è solo un piccolo fatto, ma per me è indicativo di quanto questi nuovi nazisti riescano a fare con le nuove tecnologie, di quanto riescano a entrare nelle nostre vite, cercando di farci capire che siamo in qualche modo sotto il loro controllo. […] La Polizia mi disse qualcosa che all’epoca mi sembrò rassicurante, ma che oggi non mi pare più una grande rassicurazione: gli hacker non avevano agito dall’estero, ma dall’Italia. Io vorrei essere sicura al 100% che si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto, ma purtroppo non lo sono. Negli stessi giorni in cui venne colpito il mio blog, sono stati hackerati anche siti di partiti politici italiani e di aziende commerciali con le stesse modalità: la homepage invasa dalla bandiera nera! Possibile che qualcuno si sia presa la briga di fare tutto questo grande scherzo?”
sito per controllarlo e al posto della homepage c’era qualcos’altro. All’inizio non ho capito, pensavo solo di aver sbagliato indirizzo, poi ho visto bene: l’immagine che campeggiava era quella della bandiera nera dell’Isis. In sottofondo si sentiva una musica araba, una sorta di inno, e in alto c’era scritto ‘Hacked by the Islamic State (ISIS)’. Sotto, sempre in inglese, una scritta che diceva ‘Siamo ovunque’.Già allora mi ero spaventata, anche perché era notte fonda, non sapevo con chi parlarne e ci sono voluti giorni per sbloccare la situazione e far tornare il sito come prima. Oggi solo a parlare di quell’episodio mi vengono i brividi.” A parlare dalle pagine del settimanale ‘Top’ è la conduttrice de ‘L’isola di Adamo ed Eva’ raccontando il timore provato quando si è vista hackerata il sito dall’Isis. “A oggi – continua - mi rendo conto che quello di cui sto parlando è solo un piccolo fatto, ma per me è indicativo di quanto questi nuovi nazisti riescano a fare con le nuove tecnologie, di quanto riescano a entrare nelle nostre vite, cercando di farci capire che siamo in qualche modo sotto il loro controllo. […] La Polizia mi disse qualcosa che all’epoca mi sembrò rassicurante, ma che oggi non mi pare più una grande rassicurazione: gli hacker non avevano agito dall’estero, ma dall’Italia. Io vorrei essere sicura al 100% che si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto, ma purtroppo non lo sono. Negli stessi giorni in cui venne colpito il mio blog, sono stati hackerati anche siti di partiti politici italiani e di aziende commerciali con le stesse modalità: la homepage invasa dalla bandiera nera! Possibile che qualcuno si sia presa la briga di fare tutto questo grande scherzo?”
La notte in cui si è trovata di fronte a quella minaccia è stata terribile per Luxuria che oltre a non chiudere occhio ha iniziato a farsi tante domande:“Ho pensato innanzitutto al mio impegno di
attivista e al fatto che più volte ho pubblicamente condannato la loro barbarie
e denunciato qual è il terribile destino delle persone LGBT che hanno la
sfortuna di trovarsi nei territori occupati da questi pazzi esaltati. Sa cosa
fanno agli omosessuali? Li portano nel punto più alto della città e poi li
buttano nel vuoto, dando loro una morte tremenda, di fronte a tutti. Ne avevo
scritto anche in inglese su Twitter con l’hashtag #ISIS e forse il messaggio è
arrivato, dato che poco dopo, il mio sito è stato attaccato. Sono dei pazzi
esaltati, ce l’hanno con tutti, disprezzano tutto quello che è vita: il corpo,
le risate, il gioco, l’arte, la bellezza. Mi vengono i brividi se penso che
sono vicini a noi, tra noi. Loro si sentono potenti facendoci sentire la loro
presenza. L’hanno scritto anche sul mio sito: ‘Siamo ovunque’.”
Continua sotto...
Adesso anche in ebook qui |
Chi segue Il mio mondo espanso sa bene che cosa capita agli uomini e ai ragazzi gay siriani e sa anche che solo nel 2015 le vittime omosessuali per opera dell’Isis sono state più di 30,
numero che, purtroppo, è destinato ad aumentare se le cose non cambiano.
Nonostante la
paura provata e che ancora oggi non la fa stare del tutto tranquilla, Luxuria,
però, non solo si è fatta intimorire, ma non ha cambiato una sola virgola della
sua quotidianità: “Nessuno dovrebbe
farlo, altrimenti hanno già vinto. Io amo viaggiare e continuerò a farlo, anche
nei paesi arabi, che amo tanto. Certo, con l’attenzione e la prudenza
necessarie in questo periodo, ma non dobbiamo darla vinta a questi barbari che
vogliono la negazione della vita, basandosi su delle bugie. Quello che loro
predicano non è l’Islam: io vivo in un quartiere multietnico, ho tanti amici
musulmani e so riconoscere chi prega su un testo sacro e chi, invece, su quel
testo ci bestemmia”.
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