“In tv la gente ha bisogno di vedere ‘il frocio formato famiglia'” – Ivan Cattaneo su omosessualità, tv e matrimoni gay
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Durante il
suo intervento nella trasmissione radiofonica su Radio Cusano Campus, Ivan Cattaneo, una delle icone della musica anni ’80 ritornato alla ribalta grazie
alla sua partecipazione a 'Music Farm' e a un’'Isola dei famosi' di qualche tempo fa, ha parlato
di omosessualità a 360°.
L’importanza dei coming out VIP, il modo in cui l’omosessuale
è ‘considerato’ dalla tv e unioni e adozioni sono i punti su cui Cattaneo,
senza peli sulla lingua, ha detto la sua.
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Unioni e le adozioni gay: “I politici sono furbi perché mettono
insieme queste due cose e si frena tutto non procedendo con la legge perché,
quando si parla di bambini, la gente si spaventa. Io credo, invece, che si viva
un giorno alla volta per cui che si debbano prima fare le unioni e i matrimoni
gay come ci sono in tutti i paesi civili d’Europa e poi si può pensare alle
adozioni. L’Italia è il fanalino di coda vergognoso di questa cosa e si deve
andare avanti. Comunque io non adotterei mai un bambino, non me ne frega nulla.
Anche perché ho un’età in cui non riuscirei a vederlo crescere. È
difficilissimo adottare per le coppie eterosessuali, lo sarà anche per una
coppia gay. Magari anche qualcosina di più”.
Coming out VIP: “Credo
fortissimamente che l’importante sia dirlo. È sempre un atto dovuto. Tempo fa
lessi di Fiorella Mannoia che su Tiziano Ferro non era d’accordo. Diceva che
erano affari suoi perché ha dato un dolore ai genitori e che essere omosessuali
è una cosa della privacy. Non è vero! Non è una cosa della privacy. E’ una cosa
che devi manifestare per manifestare a te stesso, è un fatto di sincerità con
tutti. La privacy è con chi vai a letto e cosa ci fai […] Il 90% di tutti questi che escono dai talent è
gay. C’è un’ignoranza dei discografici, però, che gli dicono di negare sennò le
ragazzine poi non comprano i dischi. Mi sembra una cosa stupida perché Mika è
gay e vende i dischi. Sono gay anch’io ed ho un bel po’ di carriera da
raccontare”.
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Omosessualitàe tv: “Il mondo delle tv è creato dai
maschi ed è quello il pensiero dominante. Pensate a Gianni Boncompagni che
faceva il suo 'Non è la Rai' il pomeriggio quando davanti allo schermo c’erano
solo casalinghe. Avrebbe dovuto mettere una schiera di maschietti e invece
pensava da eterosessuale maschio e ha messo tante ragazzine. L’etero vede
l’omosessuale in maniera folcloristica. Ha bisogno di vedere un omosessuale che
può dominare, non all’Aldo Busi, ma un omosessuale accomodante. Quello che io
chiamo il 'frocio formato famiglia'. Cristiano Malgioglio è un mio amico, però si
presta a questa cosa e non credo sia contento di questo ruolo visto che ha
scritto parole per grandissimi artisti”.
Fonte: Radio Cusano Campus/ IlTabloid.it
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