Omelia antigay. L’arcivescovo condanna don Pusceddu e lo invita a tacere. [VIDEO]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Negli scorsi giorni aveva fatto discutere l’omelia pronunciata da Don Massimiliano Pusceddu durante la celebrazione della messa nella parroccia di Decimoputzu. Il sacerdote aveva pronunciato dure parole contro le persone omosessuali interpretando, in maniera del tutto personale, un passo della lettera di San Paolo ai Romani:
 Continua sotto...
Lo trovi qui  
“Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami. Infatti le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa”.


Le parole di Don Massimiliano Pusceddu hanno fatto il giro del web attraverso un video postato su youtube e, attraverso una petizione su change.org promossa da Aleksandra Matikj, in 32 mila ne hanno chiesto le dimissioni.
Il parroco, già rinviato a giudizio con l’accusa di lesioni personali, minacce e porto di pistola per l’aggressione contro il marito di una parrocchiana, è stato richiamato anche dall’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio.
   Continua sotto...
http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook qui 
Attraverso una nota ufficiale dal titolo ‘L’amore contro ogni discriminiazione’ pubblicata sul sito della Diocese, Miglio afferma che l’omelia di don Pusceddu sulla lettera di San Paolo ai Romani “ha falsato anzitutto il pensiero” del Santo “che, nella stessa Lettera (c.5 e 8), proclama senza ombre la Misericordia di Dio” e pertanto non lascia spazio all’odio in quanto bisogna “essere rispettosi e vicini a tutti, anche a chi non riesca ancora a seguire la strada” proposta dal Signore, “senza giudicare nessuno, perché solo” lui “conosce fino in fondo le responsabilità di ciascuno.”
L’arcivescovo, poi, si scusa  con tutti coloro che lo contattato e condanna don Pusceddu “perché un sacerdote, specialmente dall’altare, ma in realtà sempre, non rappresenta mai solo se stesso” invitandolo a “osservare un congruo periodo di silenzio totale.”