Barista gay ucciso. Fermati un carabiniere e la sua fidanzata
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
La notte del 26 maggio a Garofolo, frazione di Canaro
(Rovigo), Antonio Piombo, un
barista di 61 anni dichiaratamente gay, è stato ucciso con due colpi di
pistola.
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Dopo le prime indagini, i carabinieri, nella notte fra
sabato e domenica, hanno fermato Salvatore
Ciammaichella, un maresciallo dei carabinieri
di 45 anni, e la sua compagna Monia
Desole dopo aver riscontrato che i bossoli rinvenuti sul luogo del delitto
sarebbero compatibili con le pistole Beretta calibro 7.65 che vengono date in
dotazione agli agenti dell’Arma. Ciammaichella,
che da poco si era trasferito da Roma a Frassinelle, adesso è in custodia nel
carcere di Rovigo, mentre la Desole
in quello di Verona.
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Il motivo per
cui i due avrebbero ucciso Piombo,
che da più di vent’anni lavorava in un bar della stazione ferroviaria di
Padova, sarebbe da ricercare in un ricatto a sfondo passionale. Infatti i due
fermati, secondo gli inquirenti, avrebbero spesso compiuto rapine a coppiette e
a omosessuali che bazzicavano a Garofolo la golena del Po.
Fonte: ilmessaggero.it
Fonte: ilmessaggero.it
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