Mostra fotografica gay in omaggio alle vittime di Orlando bruciata a Oristano. Ancora becera omofobia in risposta all'amore
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Dopo avervi parlato della mostra fotografica dell’artista Egle Picozzi smantellata a Oristano la notte fra il 24 e il 25 giugno, oggi dobbiamo darvi conto di un altro attacco avvenuto la notte fra sabato e domenica a Palmas
Arborea, in provincia di Oristano,
nei confronti dell’esposizione del fotografo Gianluca Vassallo, dal titolo ‘Shoot
me’.
Continua sotto...
Il progetto, che consisteva nell’esposizioni di 49 immagini
immortalanti altrettanti baci fra persone gay, più che una è provocazione era
un messaggio di solidarietà nei confronti delle vittime rimase uccise a Orlando
nei locali della discoteca presa d’assalto da Omar Mateen.
Continua sotto...
"È un atto violentissimo. Bruciare in strada
quelle fotografie di baci omosessuali è un atto simbolico di pochi che non
intacca, però, il coraggio di una piccola comunità (quella di Palmas Alborea, ndb) che si è esposta con grande
coraggio per i diritti civili". Ha dichiarato l’artista di fronte
alle sue foto riversate sul suolo.
La mostra fotografica stava facendo il giro d’Italia, partito
due settimane da Roma per poi
arrivare a Firenze, Milano, Torino e Cagliari,
riscontrando un ottimo discreto di pubblica e critica. Purtroppo questo non l’ha
salvata dall’odio di gente chiusa che al messaggio d’amore ha risposto con l’odio
più becero e vigliacco.
Fonte: .lastampa.it unionesarda.it
Nessun commento:
Posta un commento