Gay Pride 2016: Ecco i dati e le immagini delle parate di ieri
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
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Grafica di Giovanni Trapani
L’onda Pride ieri ha toccato le città di Cagliari, Caserta, Milano,
Bologna, Perugia e Latina, e oggi, a poche ore dalla conclusione delle parate
per rivendicare i diritti LGBT, facciamo un bilancio di quanto è successo.
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Cagliari:
Foto di Francesco Mastinu |
Il gay pride che ha sfilato per le strade del capoluogo sardo, che
ha visto fra i suoi partecipanti i sindaci di Cagliari e Assemini, Massimo
Zedda e Mario Puddu, è stato contraddistinto dallo slogan “contro omofobi e
omofobe, noi siamo qui e continueremo a ballare”.
In migliaia sono stati i
partecipanti, fra questi lo scrittore Francesco Mastinu, che poche ore prima del
corteo partito dal Teatro Lirico, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Un
buon Pride a tutti. A chi ci sarà perché ci crede, a chi non potrà esserci. E
sì, anche a chi ancora oggi non andrà perché si vergogna di essere. Sfileremo
anche per tutti quanti loro.”
Caserta:
Anche la città campana è scesa in piazza per rivendicare i
diritti LGBT. Sono stati oltre 2.000 i partecipanti arrivati da tutta la regione.
“Questo corteo non serve solo a dare voce
ai problemi del mondo gay, ma anche a quelli della città e di tante minoranze,
come gli immigrati”, ha dichiarato Marco Pignetti, del diretto Rain.
Nonostante l’invio di una lettera delle associazioni cattoliche
alla questura per chiedere l’annullamento del corte, il clima di festa non è
stato intaccato e Caserta ha potuto dimostrare la sua voglia di libertà e uguaglianza.
Bologna:
Foto di Francesco De Saba |
Un pride organizzato da 17 associazioni LGBT con l’appoggio del
PD, dei Giovani Democratici e di Sinistra Italiana che ha portato nel cuore di
Bologna un fiume di persone, 25.000, fra cui il neo rieletto sindaco Virginio Merola e Franco Grillini.
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Milano:
C’erano
anche Giuliano Pisapia e Giuliano Sala
fra i 200.000 partecipanti al gay pride di Milano. “Proseguirò nel solco della giunta precedente e
su questo tema bisogna partire dalle scuole. Il nostro compito è quello di
continuare questo percorso che ci ha portato a una legge che potrà non piacere
in toto ma è un passo avanti. Il mio non è un saluto ma un arrivederci.
Felicità è essere al momento giusto nel posto giusto con le persone giuste. Io
sono felice, e voi?" Ha dichiarato
il neosindaco.
Latina:
“Dobbiamo lanciare da Latina un grido di liberazione per le persone
LGBTI perché non siano più invisibili alle istituzioni, nelle scuole, e nel
modo del lavoro e nella società.” Questo è stato il grido lanciato dal gay pride svolto a Latina, che aveva come testimonial Tiziano Ferro,
in cui erano presenti 2.000 persone che ci hanno messo la faccia per i loro
diritti. Nonostante lo spiacevole episodio avvenuto per mano di Forza Nuova,
che ha lanciato dei fumogeni su un pullman proveniente da Roma, il corteo ha
dimostrato che Latina non è più la città fascista per antonomasia
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