Attivista LGBT insultato da scolaresca a Palermo. Le maestre: «è il loro linguaggio.»
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Chi è di Palermo, ma non solo, conosce benissimo
Massimo Milani, uno dei primi
attivisti gay del capoluogo siciliano, che nel 1993 celebrò un matrimonio simbolico con il compagno Gino Campanella davanti al Palazzo
delle Aquile, per sollecitare una legge che riconoscesse le unioni gay.
Proprio questa mattina Milani, fra i primi fondatori di Arcigay, è stato offeso per le strade della città da una scolaresca tra l'indifferenza delle insegnanti.
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A riportare l’episodio
è stato Milani attraverso uno stato
pubblicato su Facebook.
«È bello cominciare la giornata ed essere insultata da una
intera scolaresca (a maggioranza maschile) a colpi di “PEZZO DI FR...io” tra l’indifferenza
delle maestre, che redarguite dichiarano: “è il loro linguaggio! Il ‘complotto
gender’ è una realtà e fa stragi!”
Tante sono state
le dimostrazioni di solidarietà arrivate sulla pagina dell’attivista, e moti di
questi condannavano l’atteggiamento delle insegnanti che, non solo non hanno
richiamato gli studenti, ma hanno sminuito l’insulto con una giustificazione
ancora più criticabile.
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Ci auguriamo che questo
atteggiamento permissivo delle insegnanti non sia applicato anche quando l’insulto
è rivolto a qualche altro studente, perché se così fosse sarebbe davvero grave.
Ovviamente esprimiamo
anche noi solidarietà a Massimo Miliani
e ci auguriamo che la sua denuncia serva a creare ancora più incontri all’interno
delle scuole, per insegnare a studenti e a professori che le parole hanno un
peso e le offese fanno male a chi li riceve.
Foto: Facebook
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