Da tempo anche il nostro Paese è stato invaso dai cosiddetti romance M/M che nella Dreamspinner Press hanno trovato la loro massima diffusione. In molti criticano questo genere, altri invece lo amano, ma qualunque sia il sentimento che essi suscitano, questi romanzi fanno parlare di sé e pure tanto. Per capirne un po' di più, ho voluto intervistare Emanuela Piasentini, la responsabile italiana della casa editrice, per capire cosa si nasconde dietro questo fenomeno.
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Nella foto: Emanuela Piasentini |
Emanuela, da poco sei la
responsabile italiana della casa editrice Dreamspinner. Puoi dirci come nasce
la volontà di importare nel nostro mercato le opere di questa azienda che negli
States è una casa editrice di successo?
Il progetto è un po’ da guardare
nel suo complesso. Dreamspinner ha cominciato le traduzioni in 4 lingue
contemporaneamente, proprio per andare a raggiungere quei lettori non di lingua
inglese, ma che si sentiva che si stavano affacciando all’m/m romance. Guardando
anche su internet, ci sono molti gruppi di appassionati di yaoi, c’è molta
fanfiction slash, gruppi che traducono libri di cui si pensava non si sarebbe
mai vista l’apparizione in Italia. Inoltre, vedendo alcuni dati che Elizabeth
North, la fondatrice di DSP, ha postato all’inizio del 2013, l’Italia è al
sesto posto tra i lettori di DSP. Ai primi 4 posti ci sono paesi di lingua
inglese (Usa, Uk, Australia, Canada), al quinto la Germania e al sesto noi.
Diversi italiani leggono anche in lingua originale, quindi sicuramente siamo un
mercato che ha delle potenzialità. La responsabile che mi ha preceduto, Barbara
Cinelli, è stata anche lei fondamentale nel credere fermamente e portare avanti
in tandem con la casa editrice il progetto di traduzione, illustrando alla DSP
le richieste che lei stessa vedeva espresse per la rete. Quindi è stato un
incastro giusto, al momento giusto, e una scommessa.