Un nuovo mondo - A casa per le vacanze 5^ puntata
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
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Fabrizio. –
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Dimmi, Massimo. Cosa c’è? –
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Sii felice. Godiamoci il cenone. Non pensiamo ad
altro. –
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Allora, siete ancora qui? C’è un tavolo da
apparecchiare. Forza, tra poco si cena. – Dice Daniel entrando.
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Arriviamo. –
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5^ Puntata
Entrati in sala da pranzo, la tavola più bella e ricca di
cibo che avessimo mai avuto modo di vedere ci si presentava sotto gli occhi.
Non mancava davvero nulla.
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Cosa fate ancora in piedi. Forza, accomodatevi
che moriamo di fame. – Ci dice Andrea vedendoci imbambolati all’ingresso.
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Scusate, ma siamo rimasti folgorati da tanta
bontà. – Rispondo riprendendo a camminare per accomodarmi sulla sedia accanto a
quella del mio compagno.
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Vi sarete stancati di brutto? – Domanda Massimo
con evidente emozione.
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Non c’è voluto molto e poi eravamo in tanti in
cucina e ognuno di noi ha preparato una pietanza. Non ci siamo stancati affatto.
– Risponde Daniel.
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Forza, basta chiacchiere e mangiamo. – Ci invita
mio padre.
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Prima però… - ci ferma Massimo – vorrei fare un
brindisi. – Tutti noi lo guardiamo in silenzio, l’unico suono a riempire la
stanza è il suono delle note di Silent
night.
Silent
night, holy night!
All is calm, All is bright
All is calm, All is bright
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Mi sembra un’ottima idea! – Interviene Manu.
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Vorrei iniziare col ringraziare tutti voi per
essere qui e per aver lavorato così intensamente per regalarmi l’ultimo Natale
della mia vita. –
Glories stream from
heaven afar;
Heavenly hosts sing Al-le-lu-ia!
Heavenly hosts sing Al-le-lu-ia!
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Non dire così… - Dice tremante la madre del mio
amico.
-
No, mamma, non piangere. Purtroppo è così e
sarebbe stupido negarlo. Con questo però non voglio rovinare il clima di gioia di
questa sera. In questo momento sono felice come non mi capitava da tempo e
niente, nemmeno uno stupito cancro all’ultimo stadio, potrebbe far cessare la
gioia che ho nel cuore. Ho tutto il mio mondo intorno; gli amici di sempre, la
mia famiglia, la mia seconda famiglia – dice sorridendo e guardando i miei
genitori e Carla – e questo è più di quanto potessi desiderare. Sono
stato fortunato perché sono stato amato così tanto, anche se a volte non l’ho
meritato. Non mi avete mai fatto mancare il vostro affetto e ve ne sono grato.
Guardate, solo le persone che mi amano avrebbero potuto anticipare il Natale
per trascorrerlo in mia compagnia. –
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Veramente lo abbiamo fatto per un’abbuffata in
più. – Intervengo scherzosamente.
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Ora che ci penso, forse è davvero così. –
Risponde Massimo ridendo. – Comunque, per concludere e non farvi perdere altro
tempo, ci tenevo solo a dirvi quanto vi voglio bene e quanto io mi senta
lusingato nel ricevere il vostro bene. Bene, detto questo che ne dite di
iniziare a mangiare? Altrimenti corriamo il rischio che Fabrizio svenga dalla
fame. –
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Coglione! – Rispondo fingendomi indispettito.
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Allora, buon appetito e buon Natale. – Dice
Andrea prendendo uno degli antipasti disposti sul tavolo.
Il cibo a poco a poco sparisce fra chiacchiere e brindisi di ogni sorta. Sembra di essere tornati
ai vecchi tempi, quando ci univamo assieme per trascorrere le feste. Ogni tanto
mi fermo a osservare tutti quanti e i loro visi felici. Per un attimo la
malattia è scomparsa e noi siamo quelli di sempre pronti a punzecchiarci a
vicenda. Quando ci saziamo, sparecchiamo e ci spostiamo in salotto
per aprire i regali.
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Ma io non ho avuto tempo di comprare nulla… –
Dice Massimo mortificato.
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Veramente… - interviene il padre del mio amico –
ci ho pensato io.
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Davvero? – Chiede incredulo Massimo.
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Certo. Ecco, dividili fra i tuoi amici. – Gli dice
porgendogli le buste. A poco a poco distribuisce i pacchetti e anche noi lo
facciamo.
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Questo è per te. – Dice Manu a Daniel.
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Un pezzo di carta? –
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Aprilo. –
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Ok. – E inizia a leggere il contenuto della
busta. – Quindi mi stai dicendo che… -
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Esatto! Sono stato assunto dall’università per
altri cinque anni.-
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Oh Manu, sono contento per te. –
-
Anch’io e scusami se in questi giorni ti ho
fatto preoccupare. So che ti ho fatto allarmare, ma non volevo… -
-
Non dire nulla. Baciami e pensiamo a goderci
questo bellissimo regalo di Natale. –
-
Ti amo Daniel. –
-
Ti amo anch’io prof. –
-
MASSIMO, MASSIMO! –
Sleep in heavenly
peace.
Continua…
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