Un nuovo mondo - Nuova stagione. 6^ Puntata
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
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Sì, sono io. Tu chi sei? – Domanda la donna.
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Lui è l’artefice dello scherzo ai danni di suo
figlio. – Dice Daniel.
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Vai via, via da qua. La colpa è tua e dei tuoi
amici se mio figlio sta rischiando di morire. –
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Vai da quel ragazzo. – Mi chiede Daniel.
Fabrizio
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Tutto bene? – Chiedo al ragazzo quando riesco a
raggiungerlo.
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Lei chi è? –
Domanda impaurito.
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Sono un amico del medico di Sandro.
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E cosa vuole da me? – Continua a chiedere con lo
stesso tono.
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Solo sapere se stavi bene. Ti ho visto
sconvolto. –
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Non volevo che arrivasse a tanto… a me Sandro
piace… -
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E allora perché gli hai fatto quello scherzo? –
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Non l’ho deciso io… è tutto così complicato! –
Dice inginocchiandosi e portandosi le mani fra i capelli.
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Vuoi bere qualcosa? Te lo offro io. – Senza dire
nulla, accetta. Non dice nemmeno una parola durante il tragitto al
distributore. Si limita a guardare il pavimento senza curarsi della gente che
gli viene incontro. –Cosa preferisci? –
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Un caffè! – Dice secco.
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E caffè sia. – E seleziono la bevanda. – Allora,
mi spieghi cosa intendevi dire con non
l’ho deciso io? –
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A me piace Sandro… -
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Questo l’ho capito. –
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Intendo dire che a me piace come ragazzo, credo
di esserne innamorato. –
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Sì, avevo capito cosa intendevi. –
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Ah! – Esclama afferrando il bicchierino che gli
passo prima di selezionare un caffè anche per me.
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Ma se ti piace perché gli hai fatto quello
scherzo? –
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Lei non sa quanto sia difficile la vita a scuola.
Sandro è molto coraggioso. Nonostante venga deriso, ha sempre camminato a testa
alta, incassando ogni parola, spintonata e derisione. Io non sono come lui. Io
sono un vigliacco. –
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No, che non lo sei. Hai solo paura ed è
legittimo alla tua età. –
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Ma la mia vigliaccheria mi ha portato a
coalizzarmi con i miei compagni e mortificare Sandro. Quel giorno davvero
volevo passare del tempo con lui e farci l’amore, ma uno dei miei amici ha
sentito che ci eravamo dati appuntamento e ha cominciato a chiederne il motivo.
Mi ha preso il panico e gli ho fatto credere che lo volessi prendere in giro. A
quel punto, ha avuto l’idea di venire, assieme ad altri due, a casa mia e
nascondersi fino al momento in cui non avessi fatto spogliare Sandro per
riprenderlo col telefonino e caricare video sul web. Ho provato in tutti i modi
ad avvisarlo, ma non ci sono riuscito. Il suo telefono era sempre
irraggiungibile e quando è arrivato mi ha subito baciato. Non ci ho capito più
nulla e mi sono lasciato andare al suo bacio e l’ho spinto in camera mia, ma
una volta sul letto, mi sono ricordato dei miei amici nell’altra stanza e… -
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E ti sei tirato indietro. –
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Sì. Sono stato un verme. Sandro è sempre stato
dolce e premuroso con me. Mi ascoltava quando ero incasinato e io come l’ho
ripagato? Non so cosa fare… e se morisse? –
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Non succederà. Per fortuna ha chiamato in tempo
il mio amico e lui è riuscito a salvarlo in tempo. –
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Grazie.-
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Ma non mi è chiaro una cosa, come facevi a
sapere che il tuo compagno era qua? –
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Mi ha telefonato poco dopo aver ingerito le
pasticche e mi ha detto che potevo ritenermi soddisfatto, che ero riuscito ad
annientarlo. Quando gli ho chiesto spiegazioni, mi ha detto che stava per
morire e ha chiuso la chiamata. Ho preso le chiavi della moto e sono andato a
casa sua, ma lui non c’era più. Una vicina mi ha raccontato cosa era successo e
mi sono fatto dire dove lo avevano portato. –
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Ora è tutto chiaro. Vuoi una sigaretta? – Chiedo
mentre me ne accendo una all’ingresso, dove ci siamo trasferiti dopo aver
finito di bere il caffè.
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Grazie. – Tira una lunga boccata e poi rilascia
lentamente il fumo.
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Sandro sarà felice di vederti qua. –
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Non ci giurerei. –
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Lo so quanto possa essere difficile vivere tutto
questo alla tua età. Ci sono passato anch’io. –
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Anche lei è gay? –
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Sì e anche io mi sono innamorato del mio
compagno di banco e, come te, anche lui era un cazzone, ma alla fine ha scelto
di essere felice e mi ha detto quello che provava. Pensa, stiamo ancora assieme
anche se ne abbiamo passate tante. L’amore quando c’è non può piegarsi alla
paura o al pregiudizio della gente. Fra qualche mese la scuola finirà e andrai
all’università. Sarà un nuovo mondo e i
tuoi compagni di adesso saranno solo un brutto ricordo. Non permettere che
questi ti impediscano di essere felice. Oggi hai rischiato di perdere molto più
del saluto di un compagno di classe. Hai rischiato di perdere il ragazzo che
ami. Ti dò un consiglio da fratello maggiore, proprio come in passato fece con
me un amico che aveva l’età che ho oggi io, non aver paura di essere te stesso,
ma vivi la tua vita per quello che è; poco importa se perderai delle persone,
molte altre arriveranno e staranno con te per quello che sei e non per un ruolo
che ricopri a scuola. Credi di amare Sandro? Allora, viviti questa storia.
Insieme è più facile superare le avversità. Le tue paure saranno anche le sue e
insieme le supererete. –
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Sembra così facile… -
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Non lo è, ma non è impossibile. – Gli dico
appoggiandogli una mano sulla spalla.
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Grazie. Comunque, mi chiamo Fabio.–
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Piacere di conoscerti. Io sono… -
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Fabrizio, sei qua? – Dice Daniel avvicinandosi.
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Sono Fabrizio. – Dico sorridendogli. - Sì, stavo
parlando con il mio giovane amico. Come sta Sandro? – Chiedo.
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Adesso è fuori pericolo. –
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Posso andare da lui? – Sentendo quella domanda,
Daniel stava per aprire la bocca per rimproverare il ragazzo, ma con
un’occhiata gli faccio capire di tacere.
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Vai. Sarà contento di vederti e di sentire cosa avrai
da dirgli. –
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Lo spero… - dice tentennando.
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Che cosa c’è? – Gli domando.
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Non è che potreste accompagnarmi? Ho paura di
incontrare sua madre. – Chiede diventando rosso.
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Certo, andiamo. – E, insieme a Daniel,
rientriamo in ospedale.
Continua…
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