Anziani LGBTQ - Un sondaggio per capire come si immaginano da anziani gli omosessuali italiani
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica. Giovanni Trapani
Che la situazione italiana della
popolazione LGBTQ non è proprio ottimale non è un mistero, però c’è un aspetto che
troppe volte viene sottovalutato, ossia quello della terza età. In un Paese in
cui non ci sono diritti né riconoscimenti per le coppie omosessuali, quali
tutele e quali condizioni di vita sono riservate agli anziani LGBTQ?
Capita spesso che dopo una vita
passata insieme al proprio/a compagno/a una persona omosessuale si ritrova da
sola e senza soldi. Tuttavia questo è solo uno dei tanti aspetti che possiamo
prendere in esame e che ci porta a pensare: che ne sarà di un anziano LGBTQ?
Nella foto: Il sociologo Raffaele Lelleri |
In Italia, l’indagine scientifica
è piuttosto in ritardo su questi temi. A dicembre 2012 è stato pubblicato il
report “Omosessualità e Anzianità”, e
adesso un nuovo sondaggio guidato da Raffaele Lelleri, il sociologo che da anni porta avanti studi mirati a studiare le condizioni di vita della comunità LGBTQ,
vuole approfondire quanto emerso dal report, chiedendo a tutti di partecipare a questa indagine
per arrivare a tracciare un quadro generale della situazione italiana.
Ma cosa
si vuole ottenere da questo studio? “Con questa indagine – mi risponde
Lelleri - vogliamo contribuire a discutere pubblicamente di un tema spesso
taciuto ed equivocato all'interno della nostra équipe: il fatto che, per vivere
a lungo, non possiamo che invecchiare. Spostare l'attenzione dal solo presente al futuro. Molte persone lo stanno
già facendo, non è vero che siamo ingenuamente giovanilisti. La nostra comunità
è già composta da almeno 3 generazioni: prendiamone atto, e celebriamoci.”
Nella foto: Phyllis Siegel e Connie Kopelov |
L'indagine è realizzata in vista di una lezione
dedicata alla terza età all’interno del corso di formazione “L’ascolto, l’accoglienza e il sostegno delle
relazioni affettive e genitoriali di gay, lesbiche e trans”,
organizzato da IREOS
– Centro Servizi Autogestito Comunità Queer, che si terrà a Firenze il 29
marzo 2014. “Lo scopo del sondaggio – continua il sociologo – è quello di raccogliere informazioni scientificamente fondate su cosa pensano le
persone LGBT del proprio invecchiamento, e come si immaginano da anziani. È un
argomento su cui sappiamo molto poco. Il sondaggio mira anche a misurare
l'opinione delle persone LGBT su una proposta che talvolta appare sui giornali:
le 'case di riposo gay'.” Un sondaggio molto interessante a cui, credo, sia importante rispondere perché
grazie alla partecipazione di tutti, sarà possibile cambiare qualcosa di un aspetto che prima
o poi riguarderà tutti noi.
Il sondaggio è composto da 30 domande e vi ruberà
soltanto 6 minuti. Rispondete sinceramente perché non ci sono risposte giuste
o sbagliate. Attenzione,
però, per raccogliere le vostre risposte, è necessario arrivare alla fine del
questionario e confermare l’invio. Per partecipare all'indagine basta
essere maggiorenni e accedere a questo link. Non abbiate timori sulla vostra privacy, perché potrete partecipare in
maniera anonima. Il sondaggio si chiuderà il 22
Marzo, ma non perdete tempo e rispondete ora stesso.
Nessun commento:
Posta un commento