Coming out: Perché è importante farlo? Le opinioni dei ragazzi italiani
Lo scorso 11 ottobre è stato il Coming out’s Day, un giorno per
celebrare in tutto il mondo l’importanza dell’uscire allo scoperto e dichiarare
la propria omosessualità a chi ci sta vicino e fa parte della nostra vita. Un
processo, a volte, lungo e difficile, che può impiegare diverso tempo, anche
anni, per essere completato, anche se poi un omosessuale non smette mai,
veramente, di uscire dall’armadio. Il
mio pensiero su questo argomento, ossia che credo bisogni attuarlo solo quando
si è veramente sicuri - in modo da essere pronti ad accettare e affrontare tutte
le possibili reazioni di chi ci sta attorno - e non per una moda del momento, lo
sapete già e quindi non vi parlerò dell’argomento sviscerandone ogni aspetto,
anche perché è stato già eseguito da altri e poi perché farlo oggi, a distanza
di giorni, non ne avrebbe senso. Tuttavia mi sono chiesto, proprio mentre
leggevo gli articoli on line sull’evento, cosa significasse realmente per
ognuno compiere un passo del genere. Ero curioso di sapere come la pensavano
gli altri ragazzi italiani e così sia sul mio gruppo Facebook che in altri ho
chiesto: “Oggi è la giornata mondiale del
coming out. Secondo voi perché è importante farlo?” e quelle che leggerete sotto sono le risposte
- alcune sono davvero spunti di riflessione per tutti noi - che ho ricevuto…
http://685143.spreadshirt.it/ |
“Per coming out non s'intende dire "sono gay", così come
nessuno mai direbbe "sono etero"; la differenza è che però tutti gli
etero, più o meno, nel parlare fanno serenamente riferimento al proprio marito,
moglie, fidanzata, fidanzato, etc. senza porsi il problema della privacy.
Quello che io non capisco, e che qualcuno mi dovrebbe spiegare, è perché per le
persone omosessuali si ponga ancora il problema in termini di privacy. E'
evidente che gli omosessuali non fanno coming
out per vergogna perché non si accettano come tali e/o per paura delle
reazioni altrui perché magari studiano in ambienti dove hanno sentito più volte
volare battute sui gay. Onestamente io questa non la chiamo
"privacy", la chiamo "scelta forzata" perché ci si sente
discriminati e inferiori, la chiamo quindi "mancanza di libertà"
ovvero "violazione di un diritto umano", il diritto a essere e a
narrarsi. Se invece voglio raccontare una favola a me e agli altri, la chiamo
ipocritamente privacy. Forse tutti dovrebbero provare a vivere nascosti per capire
quanto sia limitante e svilente anche solo per pochi giorni, per capire che
nessun omosessuale sceglierebbe mai quel tipo di "privacy" se fosse
libero. Sicuramente il coming out è
un obiettivo molto complesso e articolato, è anche e soprattutto un percorso
esclusivamente personale che non si può assolutamente imporre. Inoltre, dura
tutta la vita, non è un traguardo, una volta fatto non è comunque mai
completato, ad esempio anche se si è detto in famiglia ma non a tutti i
parenti, che ne hai parlato a scuola ma non a tutti i compagni, che ne lo hai
scritto sul giornale e detto in televisione, ma quanti mi avranno letto o
visto? Soprattutto, se anche lo hanno saputo, chi mi dice che non siano turbati
nel sentirmi parlare della mia storia? Inoltre le conoscenze nella vita si
allargano e ogni volta si ripresenta l'incognita della reazione. E' una forma
di stress scientificamente riconosciuta, si chiama minority stress, ma come cantano gli Afterhours nel loro ultimo disco "se non ti ammazza,
rinforza!" Insomma è molto importante fare coming out, e di certo non per far sapere con chi si va a letto.”
Gagandeep Singh, 16
anni
“Perché essere libero con se stesso è la sensazione più bella, è un atto d'amore in fondo. Libertà per me.”
Simone, 41 anni
“Beh bisogna farlo per tanti
motivi. Il primo è per stare bene con noi stessi; non è facile dovere
nascondere senza motivo di essere gay. Poi bisogna farlo per vivere
tranquillamente alla luce del sole ciò che siamo senza timore e senza
vergogna.”
Maurizio, 25 anni
“Ѐ importante per esercitare la nostra autostima e per
capire quanto possiamo fidarci di chi ci circonda. Ѐ un gesto socialmente utile
perché serve a stimolare chi ha paura ed è indeciso, e permette al movimento
gay di espandersi.”
Frank, 38 anni
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
http://ilmiomondoespanso.blogspot.it/p/oltre-levidenza-racconti-di-vita-gay.html |
Nessun commento:
Posta un commento