Selfie, politica e diritti gay
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Tutto ha inizio da una foto, un autoscatto, o selfie se
preferite, che è circolata in rete dopo che i diretti interessati l’hanno
postata sul web. I protagonisti in questione sono Vladimir Luxuria, Silvio
Berlusconi e Francesca Pascale. Non ci sarebbe nulla di male se i primi due non
fossero una della attiviste per i diritti civili ed ex deputata di Rifondazione
comunista e l’ex presidente del consiglio e fondatore di Forza Italia diventato poi il Popolo
delle libertà ritornato Forza Italia da
poco, ossia il maggior partito di centro destra che da vent’anni calca la scena
politica italiana.
Nella foto da sinistra: Francesca Pascale, Silvio Berlusconi e Vladimir Luxuria. |
Ventennio in cui il creatore di Mediaset ha ribadito con
fermezza, e con lui anche i suoi seguaci quali Gasparri, Giovanardi, Mussolini,
Santanchè, che il suo partito mai e poi mai avrebbe permesso alle coppie
omosessuali di convolare a giuste nozze e avere certi diritti. Ora, però,
sembra che le sue vedute siano cambiate e a sostenerlo è stata proprio la sua
nuova compagna, Francesca Pascale, che, invitata dalla transgender più famosa
del Paese, ha affermato che l’ex cavaliere non avrebbe nulla contro gli
omosessuali e che non sarebbe contrario al riconoscimento dei loro diritti.
Insomma, tutto il contrario di tutto.
Questo, tuttavia, non stupisce considerando il delirio
politico a cui siamo assistendo. Al
parlamento c’è una così tale confusione da non distinguere più chi sia di
destra e chi di sinistra, con un governo formato da esponenti di diversi
partiti, che non hanno nulla in comune, e che dà l’impressione di non poter
legiferare liberamente senza offendere nessun alleato.
Ovviamente nulla è dato per certo e lo scetticismo in colui
che guarda e legge certe notizie non può che permanere soprattutto ascoltando
le dichiarazioni di alcuni esponenti di Forza Italia. Fra tutti vi voglio
segnalare le parole dell’ex ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri,
che, senza vergogna, ha ammesso la sua preferenza per un altro Vladimir,
riferendosi al presidente russo, Putin. Concetto, questo, che ha ribadito anche
nella trasmissione Bersaglio mobile
di Enrico Mentana. Lo scorso venerdì, infatti, l’onorevole è stato invitato
assieme a Luxuria per discutere sulla
foto in questione, sui diritti LGBTQ,
sui matrimoni e sulle adozioni gay e dopo aver espresso il suo diniego verso la
reversibilità delle pensioni, l’adozione, il matrimonio e aver buttato tutto in
caciara come è tipico fare per il centro destra, ai saluti finali ha ribadito la
sua preferenza per Putin. Contento lui…
Comunque sia, questo dimostra che non tutti la penserebbero
come il leader di F.I. e non tutti sarebbero disposti a cambiare idea. La
stessa Luxuria ne è consapevole tanto che, sempre durante la trasmissione del
direttore del TGLa7, ha detto che come nel PD non tutti potrebbero essere a
favore, sarebbe possibile che anche nel centro destra ci sia qualcuno che non
avrebbe difficoltà a non votare contro.
Sarebbe davvero così? I deputati di Forza Italia e di altri
partiti di destra voterebbero a favore? I precedenti lo
farebbero sperare poco, però mai dire mai.
Dopo aver sentito i pareri dei politici e di Luxuria, ho
voluto chiedere ad alcuni amici che cosa ne pensassero di questo incontro per
sapere come la comunità omosessuale sta valutando quest’eventualità. Ho
contattato Jimi Paradise, blogger che fra i primi ha parlato dell’autoscatto, Sergio Rozzi, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico, e Leonardo
Pace, attore e vicepresidente dell’associazione I mondi diversi No profit, e quelle che seguono sono le loro parole
che mi hanno rilasciato:
Jimi
Paradise,
Blogger,
fondatore del blog JHP
Nella foto: Jimi Paradise |
“Rimango
dell’idea che Luxuria sia entrata da anni nell’orbita Mediaset, per cui punta
più al farsi notare che alla lotta per i diritti che l’aveva contraddistinta
ancora prima del periodo parlamentare. Detto ciò, machiavellicamente, ti dico
che tutto ciò che tiene alta l’attenzione sul tema e può contribuire a fare dei
passi avanti nell’accettazione dell’uguaglianza di diritti coppie etero –
coppie gay è utile! Leggo, infatti, in quest’ottica l’accelerazione del governo
sulla proposta di legge “civil pact” alla tedesca del governo Renzi di qualche
giorno fa. Per Renzi non erano una priorità, dopo le aperture di Forza Italia sì. Quindi ripeto: tutto
ciò che aiuta all’allargamento dei diritti ben venga.”
Sergio Rozzi,
Scrittore,
giornalista, conduttore radiofonico
Nella foto: Sergio Rozzi |
“Confesso
che quando ho sentito la notizia sono rimasto un poco perplesso. Mi sono
chiesto chi dei due politici abbia ancora bisogno di visibilità. Se l’ex
presidente del consiglio, ex cavaliere ed ex di Veronica Lario oppure l’ex
onorevole Vladimir Luxuria. Di certo, il loro incontro assomiglia molto a un
compromesso storico, nel senso politico ovviamente. Due figure politiche
distanti uno nell’ex maggioranza e l’altra all’ex opposizione, ora condividono,
forse, un progetto comune? Di certo la discussione sul riconoscimento delle
unioni fra persone dello stesso sesso è, ormai, tema quotidiano. Se il loro
incontro, al di là delle ideologie dei simboli, serve a mantenere il livello di
attenzione alla materia non posso che dichiararmi d’accordo. Certo, il tema non
è più delicato, ma improcrastinabile soprattutto alla luce di dichiarazioni
ottuse e ottocentesche di alcuni uomini della cosiddetta “destra” italiana.
Quello di Arcore lo conosciamo, pur di far parlare di sé venderebbe l’anima al
diavolo, da parte di Luxuria apprezzo questo sua Canossa con la condizione che
riesca a costruite una maggioranza trasversale tale da far approvare in questo
paese il riconoscimento di un diritto fondamentale. E Vladimir ci ha sempre
stupito, dalla sua transessualità alle sue battaglie civili. Mi auguro che
anche stavolta saprà essere all’altezza.”
Leonardo
Pace,
Attore e
vicepresidente dell’associazione I Mondi Diversi No Profit
Nella foto: Leonardo Pace |
“Credo non
sia sbagliato in generale esplorare eventuali possibilità di allargare il
consenso su certi temi, soprattutto quando forze che dovrebbero essere più
vicine si dimostrano inverte. Il problema sta nelle modalità che hanno
trasformato la questione in una banale faccenda di gossip. Non basta una cena
per dare un colpo di spugna al passato e il movimento LGBTQ deve fare
attenzione a non farsi strumentalizzare, a non diventare un mezzo attraverso
cui personaggi e forze politiche in declino si rifanno il look senza però
produrre risultati. Ci vuole cautela e attenzione a non trasformare una
possibile interlocuzione politica in celebrazione.”
Pare che anche
loro la vedano come Luxuria, ossia se per ottenere i diritti serve l’appoggio
di tutti, ben venga andare a bussare alle diverse porte dei partiti. Questo,
però, non elimina le loro perplessità che, al contrario, rimangono tali.
Io non
voglio fare il disfattista perché sono sempre stato dell’avviso che solo gli
idioti non cambiano idea, ma se la sinistra si tira indietro ogni volta che
deve applicare le promesse, vedo difficile che il centro destra si apra
concretamente ai bisogno della comunità LGBTQ. Poi, se l’apparente apertura di
Berlusconi & co. servirà, come dice Jimi Paradise, a far smuovere Renzi, e
quindi il PD, a mantenere le promesse avanzate in tanti mesi, per non dire decenni, chi sono io per dire che ci sia qualcosa di male? L’importante
è che non si tratti dell’ennesima illusione da rifilarci coi i sorrisi e gli
scherni.
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