Dite la vostra a... - Confronto con gli omofobi: dibattito tra un omosessuale e un anti-LGBT di Manuel Perricone
Rubrica:
Francesco Sansone
Grafica:
Giovanni Trapani
Articolo:
Manuel Perricone
L’appuntamento
di oggi con Dite la vostra a… sarà diverso dal solito. Nei giorni scorsi Manuel, un
ragazzo che è iscritto al gruppo facebook di questo blog, nonché amico, mi ha
raccontato cosa gli fosse successo su un altro gruppo del social network e che voleva scriverci
qualcosa sopra sperando che potessi pubblicarlo su Il mio mondo espanso. Ho accettato di buon grado e
facendolo ho ritenuto che questa rubrica fosse la più di idonea. Quindi quello
che leggerete non è una frase detta da qualche omofobo dell’ultima ora, ma lo
sfogo, la considerazione e la vicenda di un ragazzo gay.
Se anche voi
volete uno spazio per parlare di qualcosa che vi sta a cuore e che volete
condividere sul blog, non i resta che contattarmi sul gruppo fb o su raccontidivitagay@hotmail.it e
potrete dire la vostra anche voi.
Francesco Sansone
"Confronto
con gli omofobi: dibattito tra un omosessuale e un anti-LGBT" di Manuel Perricone
Che cosa succede dialogando con i "sostenitori della famiglia
naturale" (eufemismo che sta per "omofobi")?
Potrei darvi direttamente la risposta, ma forse la conoscete già.
Questo è quello che è successo conversando con un omofobo, fondatore di
una pagina omofoba. Un certo Luigi.
Perché l'ho fatto? È la politica. L'ho fatto semplicemente per
confrontarmi con una persona che condivide il mio stesso orientamento politico
tranne che per la questione LGBT.
Ma partiamo dall'inizio: come tanti utenti di Facebook omosessuali
faccio parte di un gruppo finalizzato, oltre che per eventuali incontri, alla
comunicazione tra omosessuali e lo scambio di opinioni.
L'altro giorno, un utente posta nel gruppo il link di una pagina
Facebook: "M5S per la famiglia naturale" (oggi rinominata in "Amici
del M5S per la famiglia naturale" ), che vi invito a segnalare.
Insieme alla pagina c'era scritto: "Dopo l'appoggio di Forza Nuova
e di Alleanza Cattolica, arriva anche l'appoggio dal M5S che va ad affiancarsi
a quello di NCD e di taluni di FI".
Insomma, il messaggio è abbastanza chiaro.
Peccato che proprio a settembre 2013, durante il dibattito e i lavori
in parlamento sulla legge anti-omofobia, il movimento si è sempre espresso a
favore attraverso votazioni, emendamenti migliorativi e persino manifestazioni in
aula ( video ). Inoltre esiste anche
una pagina opposta, ovvero di simpatizzanti LGBT per il movimento: Amici Movimento 5 Stelle Diritti
civili e LGBT. Crisi interna o solo chiacchiere?
Che dire, mi pare abbastanza chiaro che il post, e probabilmente anche
la pagina stessa, siano finalizzati ad infangare il movimento, o almeno dal
punto di vista di chi aspetta con ansia le leggi sui diritti civili.
Ma è palese che la pagina sia "falsa" o meglio, è gestita da
gente simpatizzante per il movimento e non c'è nessun riconoscimento della
pagina né tanto meno un appoggio da parte del movimento stesso.
Pertanto, chi gestisce questa pagina sta facendo un uso improprio del
simbolo del movimento per fare propaganda anti-LGBT.
Tutto questo ovviamente mi infastidisce, potrebbero dirmi di essere di
parte... ma ci sono degli elementi condivisibili da tutti: non è corretto fare
propaganda anti-LGBT a titolo personale utilizzando il simbolo di un partito
(qualsiasi esso sia) e non è corretto accusare il partito in questione di
appoggiare questo tipo di propaganda quando non è vero e soprattutto non l'ha
mai fatta (a differenza di altri movimenti citati dallo stesso autore del
post).
Posso però capire che in democrazia ci può essere chi, pur sostenendo
un partito a favore dei diritti civili, può pensarla in maniera differente. È
la democrazia, succede più o meno in tutti i partiti.
Così ho deciso di scrivere alla pagina in questione e ne è uscito fuori
un dibattito su vari temi, vi riporto la conversazione:
Io: "Vi consiglio di cambiare almeno il nome della pagina perché
state facendo un uso improprio del logo del movimento che si è sempre schierato
a favore dei diritti civili LGBT. Vi ricordo inoltre che dare dei diritti a delle
persone che non li hanno, non li toglie a qualcun altro nello stesso campo. E
il movimento 5 stelle si batte per i diritti di TUTTI i cittadini, non di
alcuni. La famiglia naturale non sarà mai danneggiata se due persone dello
stesso sesso formano una famiglia. Sono due famiglie differenti e basta. Ognuna
di esse ha i suoi diritti e dovrebbero essere alla pari (articolo 3 della
Costituzione). Grazie per l'attenzione".
Luigi: "Grazie Manuel per la tua cordialità, se fossero tutti come
te, questa pagina non avrebbe motivo di esistere. Io sono un elettore ed
attivista pentastellato da anni, ho investito tanto nel m5s, ho trascurato
spesso famiglia e lavoro. Se vogliono privarmi dell'utilizzo del simbolo,
mentre gli lgbt possono usarlo tranquillamente, che si facciano avanti ufficialmente,
non attendo altro".
Io: "Il fatto è che la vostra pagina non è ufficiale, quindi
dovreste almeno cambiare il nome specificando che la pagina non fa parte e non
è gestita dal movimento. Suggerisco qualcosa del tipo "sostenitori M5S e
famiglia naturale". È un esempio. Ad ogni modo, da omosessuale, ci tengo a
precisare che un'opinione è rispettabile. Purché non ci sia la pretesa di
impedire agli altri di vivere la propria vita liberamente. Questo è il
principio dell'articolo 3 della costituzione. E il matrimonio tra due persone
dello stesso sesso non crea nessun impedimento agli altri cittadini. Quanto
alla legge anti-omofobia, vi invito a leggerla. La legge Mancino prende in
considerazione gli ATTI discriminatori o l'incitamento a commetterli (non le
opinioni). Ad esempio violenza fisica o privare qualcuno di qualcosa per motivi
discriminatori. Nel caso di offese verbali, esistono già gli strumenti
legislativi (querela per ingiuria). Io personalmente posso capirlo che ci sono
persone che la pensano diversamente. Ma questo, ripeto, non può e non deve
influire sulla libertà altrui. E questo è un principio universale, vale per
tutti: sia eterosessuali che omosessuali".
Luigi: "È punito con la reclusione fino a un anno e sei mesi
chiunque, in qualsiasi modo, diffonde idee fondate sulla superiorità o
sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di
discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati
dall’identità sessuale della vittima". Ti invito a soffermarti sulle
parole IN QUALSIASI MODO e ATTI DISCRIMINATORI. Sono termini così vaghi che si
dà molto margine di decisione e discrezione al giudice nel definire qualsiasi opinione
in merito come atto discriminatorio o meno. Dire pubblicamente di essere a
favore della famiglia naturale sarà considerato reato? Lo deciderà il giudice
di turno. Per noi esistono dei punti fermi imprescindibili su questa questione.
Ti invito a leggere l'ultimo post nel gruppo dove chiariamo, su tuo sollecito,
chi siamo e cosa sosteniamo. Vedrai solo buon senso e nessuna discriminazione.
Ti saluto. Luigi".
Io: "Infatti, l'ha detto lei stesso. Atti discriminatori, cioè azioni, compiere azioni, non esprimere opinioni. Ma mi pare anche abbastanza chiaro: ovvero incita a commettere o
commette atti di discriminazione. Più chiaro di così è impossibile. In qualsiasi modo, mi sembra ovvio: violenza fisica e sessuale, atti di bullismo, attacchi verbali,
minacce, esclusione da varie attività che siano lavorative, ricreative o di
altro genere. Anche attraverso mezzi di comunicazione, associazioni,
manifestazioni.
Poi, se quello che secondo voi è un'opinione in realtà è incitamento
all'odio o a commettere atti discriminatori, allora sì, rientra nei casi
punibili fino a un anno e sei mesi di reclusione.
Se quello che fate è solo l'espressione di un'opinione e non c'è nulla
di male nel farlo, non dovreste avere timore di questa legge.
Ma visto che ce l'avete tanto con questa legge, evidentemente voi
stessi vi rendete conto di sbagliare e non volete ammetterlo.
Dire pubblicamente di essere a favore della famiglia naturale
sarà considerato reato? Assolutamente no, finché non si dica gli omosessuali sono malati,
sono da curare, sono contro natura, ricchione vieni qui che ti spezzo le
cosce, ecc, ecc. Io non sono malato, non devo curare un bel niente. Se fossi malato dovrebbero darmi un sostegno economico per la mia
malattia.
Mi date dei soldi, che sono anche disoccupato? Perché non manifestate per la disoccupazione? E' un idea.
E poi chi l'ha detto che sono contro natura? Se non sbaglio l'omosessualità è osservata e documentata in più di 1500
specie animali, tra cui: delfini, pecore, scimmie, pinguini, gnu, insetti e
uccelli vari. Mi pare che sia abbastanza naturale. Piuttosto si chieda quante cose non naturali faccia l'uomo, a partire
dalle colate di cemento, le discariche, le trivellazioni, l'inquinamento...
dovremmo forse vivere nelle grotte come gli uomini primitivi? Certamente no, ma dovremmo rispettare la natura e di certo non si
comincia dal condannare l'omosessualità.
Mi piacerebbe sapere quali sono questi punti fermi. Possibilmente sensati. Leggerò il post. La saluto".
Prima della lettura del post c'è stata una parentesi sull'omosessualità
negli animali:
Luigi: "Lungi da noi pensare, figuriamoci affermare, che
l'omosessualità è una malattia. L'omosessualità nelle specie animali non è
spiegabile in termini evoluzionistici darwiniani (per ovvie motivazioni di
natura riproduttiva, unico fine della selezione naturale) per cui quelli che
potrebbero sembrare comportamenti omosessuali degli animali sarebbero in realtà
pseudo forme di socializzazione. Il comportamento umano è condizionato da
fattori psicologici sociali culturali, in poche parole, antropologici che in
quanto tali non appartengono al mondo animale. Dunque comportamenti e
condizioni umane che potrebbero essere inspiegabili nel mondo animale, come l
omosessualità, sono più che giustificabili e spiegabili nell'uomo. Spero non
averti con questo confuso un po' le idee. Cmq sono chiacchiere da accademici."
Abbiamo uno scienziato, complimenti per le lauree in antropologia e
zoologia!
Io: "Si pensa che l'omosessualità - oltre che per sfogare gli
istinti sessuali fuori dalla stagione degli accoppiamenti (e in questo caso
trattasi di bisessualità) - in alcune specie sia utile per evitare la sovrappopolazione che
può causare problemi all'intero gruppo per questioni soprattutto di
alimentazione e/o legate all'ambiente in cui vivono. Addirittura in alcune
specie è stato dimostrato che si formano coppie omosessuali che si prendono
cura di eventuali cuccioli dispersi. Non mi meraviglia che anche nell'uomo, che
conta 7 miliardi di individui, ci sia l'omosessualità. Quando in una società si
è in troppi, possono nascere dei problemi. Bisogna dare la possibilità a tutti
di avere una vita dignitosa. Cosa che invece non è così in tanti paesi. Sarà
sicuramente per questioni politiche ma c'è da considerare anche questo aspetto
legato alla densità di popolazione. Stia pur certo, che l'uomo continuerà ad
andare avanti e a riprodursi anche con la presenza degli omosessuali che, anzi,
svolgono una funzione utile alla società per ragioni già spiegate".
Andiamo al post
della pagina: si legge, oltre a una rettifica sul fatto che la pagina non è
ufficiale e non è appoggiata dal movimento, una sorta di dichiarazione di
omofobia.
In sintesi:
Matrimonio tra uomo e donna: "the top 1".
Per i gay: unioni di serie B.
Niente bambini perché "un bambino non è un diritto" (scritto
maiuscolo come ad urlare), ma un capriccio.
I bambini hanno il diritto, l'istinto e l'esigenza innata di chiamare
una persona "mamma " o "papà".
I bambini hanno il diritto di sapere chi li ha generati.
I gay usano le donne come incubatrici o trafficanti di ovuli.
Praticamente la maggior parte di quello che c'è scritto non ha senso.
La mia risposta riguardo le adozioni e la procreazione:
"Ci sono tanti bambini che hanno bisogno di una famiglia e di amore. Credo
che sia meglio dare una famiglia a questi bambini, anche con genitori
omosessuali, piuttosto che farli restare in un istituto. Penso che ognuno abbia
il diritto di poter diventare genitore. Non sempre si può accedere alle
adozioni per questioni burocratiche o legislative e in questi casi l'unica
alternativa è la fecondazione eterologa. Inoltre ci sono persone che vogliono
portare avanti il proprio patrimonio genetico. Si potrebbe adottare un bambino
bisognoso... ma alcune persone preferiscono la via biologica. È una scelta che
può non essere condivisa, ma va rispettata. Poi non è vero che le donne vengono
maltrattate o considerate degli "uteri in affitto" o delle
"sforna bambini". Spesso una donna accetta di far nascere il bambino
di un'altra coppia come atto di altruismo e amore. Si può quindi creare (o
avere già) un buon rapporto con la donna gestante. Quello che è importante,
alla fine, è che il bambino sia amato dalla propria famiglia e che sia ben
educato. Per le questioni tecniche riguardanti la legge, la invito a leggere la
legge olandese. Su questo
sito ci sono le leggi olandesi riguardo alle questioni etiche. Glie lo
consiglio, anche solo per curiosità."
Luigi: "Informati su ciò che succede nel sud est Asiatico a
proposito dell'utero in affitto a servizio dei ricchi Australiani. Laggiù non è
certo la civile Olanda. Se la madre ha problemi il prodotto viene salvato anche
a suo discapito (l'opposto dell'aborto), se il figlio risulta malato o non
viene pagata o costretta ad abortire (eugenetetica). Smettiamola di credere
alle favole. Per me il bambino, il
figlio è il frutto dell'amore di un uomo ed una donna. Il resto sono desideri,
capricci, egoismi, che la scienza oggi riesce ad assecondare."
Io: "Non spetta a noi giudicare le scelte altrui. Esistono le
autorità competenti, gli assistenti sociali, gli psicologi e il personale
medico. E in ogni caso per le adozioni si tiene sempre in considerazione il
benessere del bambino, sia per le coppie eterosessuali che omosessuali. Stia
certo che nei paesi occidentali viene tutto fatto con le dovute attenzioni,
come già avviene, del resto."
Luigi: "Ti consiglio di leggere il libro di Gianfranco Amato
"omofobia o eterofobia?" dove puoi trovare tutte le argomentazioni
che dovrei riportarti per risponderti adeguatamente. Te lo consiglio vivamente
perché vedo che sei aperto al dialogo. Ti assicuro che da parte mia non c'è alcuna
condanna dell'omosessualità".
Io: "Credo che sia inutile leggere un libro dove si parla di
distinzioni tra categorie di esseri umani (già il titolo è tutto un programma).
Perché appunto siamo tutti esseri umani e tutti abbiamo (o dovremmo avere) pari
diritti e doveri. Tutte le considerazioni e attenzioni da dedicare alle
famiglie e ai bambini esistono già. Assistenti sociali, psicologi, controlli
vari sulla situazione finanziaria... Ecc ecc tutto per capire se due persone
siano in grado di prendersi cura di un bambino, provvedere ai suoi bisogni e
farlo crescere bene. Lei crede che le stesse regole non vengano applicate anche
per le coppie gay? Ed è chiaro che venga preso in considerazione il fatto che i
genitori sono due uomini o due donne! Bisogna essere sicuri che la situazione
non causi problemi al bambino. Ma questo è il lavoro degli assistenti sociali e
degli psicologi. Non spetta a nessun altro decidere se dare o meno in adozione
un bambino ad una coppia gay basandosi su delle congetture! Ogni coppia è
diversa, ogni famiglia è diversa e le autorità competenti analizzano ogni
singolo caso".
A questo punto il tipo mi manda due link di notizie di dubbia
provenienza: in uno si dice che gli assistenti sociali hanno ignorato casi di
abuso sessuale da parte di una coppia gay, nell'altro che una coppia gay ha
adottato 9 bambini per abusarne sessualmente. Lobby gay, pedofilia, il noto
caso del Forteto ecc ecc.
Io: "Mi pare che questa notizia giri da qualche anno, non so di
preciso... ma è sempre la stessa. E viene ovviamente usata per fare propaganda
anti-gay. Prima di tutto nessuno ha mai detto che i gay sono tutti bravi, buoni
e belli. Sono persone normali e come è normale che sia capita che c'è la
persona violenta o disonesta. Detto ciò, credo proprio che questa notizia sia
stata ben elaborata e distorta per il suo scopo. Questo non è un esempio di Gay
violento o gay disonesto. È un esempio di padre violento come tanti padri
violenti che purtroppo esistono. Ma basta, non è credibile. Non si danno in
adozione i bambini senza controllo e senza seguire la famiglia per i primi
tempi. Non sono credibili queste notizie. E comunque, ripeto: le persone
disoneste sono ovunque. Smettiamola con questa propaganda anti-gay".
Luigi: "Ma come non sono credibili. Molti supporters gay prendono
notizie del genere però per crimini commessi da padri etero, per avallare
l'adozione gay dimenticandosi del fatto che le proporzioni sono diverse perché
le famiglie etero sono molte di più. Due pesi e due misure Manuel".
Io: "Infatti non ha senso citare i casi di violenza. Ma purtroppo,
nel momento in cui ci accusate di violenza... come si fa a non dire che ci sono
casi di violenza anche nelle famiglie etero? Non c'è relazione tra
l'orientamento sessuale e le violenze. Se uno è violento è violento e basta, e
va trattato come tale. E comunque, queste notizie sono palesemente anti-gay.
Non si limitano a riportare un fatto accaduto, ma mostrano un vero e proprio
disprezzo nei confronti dei gay paragonandoli ai pedofili. Potrebbe anche
citare delle fonti attendibili, ma la questione non cambia".
Luigi: "Manuel non voglio e non posso convincerti. Io resto
dell'idea che un bambino abbia bisogno di entrambe le figure genitoriali, maschile e femminile. Indipendentemente da
chi maltrattarlo chi e quanto".
Io: " Lo capisco. Ma secondo me non c'è nessun motivo di imporre
questa cosa. Non è il sesso dei genitori che conta. Uomini e donne ormai fanno
le stesse cose: lavorano e si occupano della famiglia. Bisogna uscire
dall'ottica sessista secondo cui l'uomo può fare certe cose che la donna non
può fare e viceversa. La parità dei diritti deve essere anche tra i sessi. Tra
tutte le persone vuol dire TUTTE. Come dice la costituzione: senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. Tra l'altro, anche l'Europa ha copiato questo
testo... ed ha anche specificato l'orientamento sessuale.
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, articolo 21:
È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare,
sul sesso, la razza, il colore
della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche
genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni
personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura,
l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il
patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
Ed ecco che salta fuori la "teoria del gender", la perfetta
distorsione del concetto di parità tra i sessi e di anti-sessismo:
Luigi: "Non è questione di lavoro,
uomo e donna sono diversi intrinsecamente, perché la natura li selezionati così. Vediti
un video che abbiamo condiviso settimane addietro, la bufala della teoria gender. È interessante e parte proprio dalla
distinzione dei ruoli uomo donna nel paese con la più alta parità di genere al
mondo."
Io: "Ma io non ho detto che dobbiamo essere tutti uguali... ho
detto che dobbiamo avere tutti pari diritti!
Ma poi non ho mai capito cosa intendete voi per teoria del
gender".
Luigi: "Vediti il video e lo comprenderai".
Io: "L'ho appena letto su un sito... no
comment".
Luigi: "In che senso?".
Io: "Nel senso che... non ha senso! Non dobbiamo
essere tutti uguali... qui si parla di diritti. Il discorso del genere sessuale
è una questione che riguarda come uno si sente... se si sente maschio, femmina
o entrambi... o nessuno. Ognuno è diverso a modo suo e deve essere rispettato.
Non avrebbe senso dire che dobbiamo essere tutti uguali e non riconoscere il
fatto che ci sono sessi diversi che ci identificano. Tutta questa storia della
teoria del gender non ha proprio senso. Anzi, penso che non sia stata compresa
la reale finalità della cultura LGBT o comunque della cultura non
sessista".
Qui adesso mi racconta la storia di un suo amico:
Luigi: "Sull'importanza delle due figure
genitoriali. Io fondamentalmente ho due persone vicine omosessuali. Uno è stato
per 16 anni mio compagno di banco. La sua è stata una infanzia travagliata, il
padre sempre assente emigrato in Germania e lui qui solo con madre e sorella
maggiore. Lui è un educatore ed oggi psicologo e riconosce che da bambino
quando ha avuto le prime esperienze omosessuali con ragazzi più grandi avrebbe
voluto parlarne col padre per capire, ma non ne ha avuto la possibilità. Lui si
considera un omosessuale per bene, niente eccessi, fedeltà assoluta, odia i gay
pride e pagliacciate simili, non si sognerebbe mai di adottare un bambino
perché sa, da psicologo, quanto importanti sono le due figure distinte di mamma
e papà. Non sa darsi una risposta sul fatto di essere nato o diventato omosessuale
anche perché prova attrazione pure per le belle donne (prosperose dice lui).
Per me è un buon amico, sa che non lo giudico e gli
voglio bene".
Io: "Bene, mi fa piacere.
Lui è fatto così, ha le sue idee, le sue tendenze... le
sue opinioni... il tutto chiaramente in base a quello che ha vissuto.
Prova attrazione per le donne? non c'è niente di male,
anche se dice di essere omosessuale. La sua sessualità è una cosa sua, può fare
quello che gli pare (Sono di mentalità aperta, sostengo il concetto della pansessualità,
non dobbiamo per forza avere una sessualità rigida). Ha avuto una certa
situazione familiare e probabilmente è per questo che pensa che è fondamentale
la differenza sessuale dei genitori. Ma lui è cresciuto in quel contesto. Un
bambino che nasce e cresce in una famiglia omosessuale non avrebbe difficoltà
ad accettare la situazione... diverso sarebbe se l'equilibrio a cui si è
abituati invece viene stravolto... ad esempio con un divorzio. Anche io ho
conosciuto omosessuali che pensano sia importante la figura maschile e
femminile... non c'è nulla di male a pensarlo... vorrà dire che chi la pensa in
questo modo, condurrà la propria vita seguendo questa idea. Il problema è
quando lo si vuole imporre agli altri. Io non posso dire a te ad esempio di rimuovere
le barriere dei ruoli maschili e femminili nella tua famiglia. Vivi la tua
realtà familiare come ti pare... ma allo stesso modo tu non imporre a me il tuo
modello di famiglia! Io sono gay, ho accettato me stesso a 18 anni ed ho
sofferto molto. Perché sapevo che avrei avuto dei problemi... e mi sforzavo di
farmi piacere le donne... ma ogni volta la mia testa andava altrove! I miei
genitori sono separati ma ho sempre incontrato mio padre almeno una volta a
settimana. Non ho mai avuto problemi con questa situazione... tranne che per
l'aspetto finanziario. Più che altro ho sempre avuto problemi al di fuori...
nel contesto sociale, a scuola... sono sempre stato preso in giro o picchiato o
escluso nelle varie attività. E non so spiegarmi perché... forse perché posso
sembrare strano o diverso dagli altri. E ancora oggi ne risento. Vorrei solo
essere rispettato per come sono".
Luigi: "Qui non si tratta di imporci modelli di famiglia a
vicenda, ma quale modello di famiglia vogliamo imporre ai bambini, che alla
fine sono i capri espiatori di tutta questa storia. Questo è il punto
nevralgico".
Io: "Beh a me nessuno mi ha mai chiesto di nascere in una famiglia
di Testimoni di Geova in crisi. Eppure sono qui".
Luigi: "I drammi sono drammi e basta. Le violenze sono sempre e
comunque deprecabili".
Io: " Ma le violenze possono capitare in qualsiasi famiglia. Per
le adozioni ci sono gli assistenti sociali e gli psicologi, nessuno impone
niente a nessuno. Se un bambino invece ci nasce in una famiglia con due genitori
omosessuali... alla fine si abitua subito, neanche se ne accorge e per lui/lei
sarà la normalità familiare."
Luigi: "Evidentemente la pensiamo in maniera diversa su questo".
Io: "Ma sa proprio di si. Ma penso che sia importante per tutti
rispettare le scelte degli altri, anche chi la pensa diversamente. Io non ho
nulla in contrario con il suo pensiero... Sarebbe una buona cosa, se fosse
reciproco il sentimento. Ma fino a quando i diritti saranno negati, non sarà così".
Luigi: "Tu capisci che è impossibile essere asettici su questioni
di tal genere. Se io devo rispettare silenziosamente le tue posizioni senza
fiatare automaticamente mi verranno imposte senza rispetto per le mie
convinzioni".
Io: "Ma nessuno ti impone niente, sei liberissimo di farti una
famiglia eterosessuale!".
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