Altri mondi - Le web series: Lista di nozze. Intervista all'autore Francesco Calella
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
L’appuntamento di oggi col a rubrica Altri mondi è dedicato a una
nuova web serie dal titolo Lista di nozze, un progetto che arriverà presto su
youtube. La storia è semplice: Arnaldo e Leo sono i titolari di un negozio di
liste nozze e ne vedranno delle belle. La regia della serie è affidata a
Gaetano Maffia, mentre i protagonisti hanno il volto di Alessandro Bergallo e
Michele Di Giacomo.
Ho voluto intervistare Francesco Calella che è, assieme a Paola
Ducci, autore della serie per chiedergli come nasce il progetto, ma anche quando sarà on line. Inoltre,
dato che si tratta di un progetto autofinanziato, lo staff ha organizzato un crowdfunding
per raccogliere fondi utili per completare le riprese, ho voluto ricevere delle delucidazioni. Quindi, se volete aiutare anche
voi questa serie a vedere al più presto la luce, leggete bene questa intervista
e cosa bisogna fare per fornire il proprio contributo.
Lo trovi qui |
Francesco, Lista di nozze è il nome di una nuova web serie che
verrà realizzata a breve e che sarà on line su youtube fra qualche tempo. Ci
parli del progetto?
Lista
di nozze è un progetto di serialità breve (tipo Camera Cafè o La mamma
imperfetta) che vede per protagonisti Arnaldo e Leone, titolari di un
negozio di liste di nozze e quindi spettatori quotidiani di tutte le
convenzioni e le ipocrisie che ruotano attorno al cosiddetto matrimonio
tradizionale. Loro che, pur volendo, non possono sposarsi. Per raccontare
questa storia abbiamo scelto il linguaggio comico e dissacrante della sit-com.
Ma teniamo soprattutto a raccontare Arnaldo e Leone, due gay protagonisti di
serie, due gay che “di fatto” sono una coppia che si ama, ma che non ha alcun
diritto ad un riconoscimento sociale. Ed è con questa serie che vorremmo porre
una domanda semplice semplice: ma davvero il loro amore e la famiglia che
desiderano e potrebbero costruire è meno “vera” delle altre famiglie?
Il locale che sarà al centro della narrazione è un negozio in cui
future coppie di neosposi potranno realizzare appunto la propria lista di
nozze. Perché avete scelto questo sfondo?
Nella foto Alessandro Bergallo e Michele Di Giacomo |
Perché
ci è sembrata la giusta “arena”, il luogo che lascia convivere due aspetti
della serie molto importanti per noi: da una parte l’attività commerciale dei
due protagonisti rappresenta in qualche modo la sublimazione di quello che è il
loro progetto d’amore, dall’altra serve a sintetizzare l’approccio cinico e
pragmatico dei clienti – e futuri sposi - a scegliere il loro negozio per la
lista di nozze e a quanto pare intenti solo a valutare “l’operazione
matrimonio” in termini di costi/benefici.
I protagonisti sono Arnaldo e Leo e sono una coppia gay che, in
questo paese, non può sposarsi. Partendo dalla narrazione soffermandoci
sulla realtà politica e sociale italiana, e quindi ti chiedo quanto, secondo te, dovranno
aspettare i vari Arnaldo e Leo prima di poter vedere riconosciuto questo
diritto? E sempre secondo te, che cosa blocca il parlamento ad agire in tal senso?
Non credo che la soluzione sia vicina. Perché il nostro è un paese
arretrato rispetto a molti altri paesi europei e non. E la nostra classe
politica ne è una degna rappresentazione. Detto ciò, credo anche che la Chiesa
Cattolica giochi un ruolo fondamentale
in tale questione.
Come dicevo, la serie è in
fase di realizzazione e per poter completare i lavori, essendo un progetto
autofinanziato, avete bisogno di aiuto. Puoi spiegarci come poter contribuire a
tal fine?
È in corso un crowdfunding, una sorta di raccolta al momento
virtuale dove chiunque può contribuire promettendo
una o più quote (da 10 euro l’una). Tale promessa andrà mantenuta solo se
l’obiettivo dei 14mila euro (budget minimo necessario per la realizzazione del
progetto ) viene raggiunto. E per raggiungerlo mancano pochissimi giorni, la
raccolta scade il 31 gennaio prossimo! Per ogni quota si verrà ricambiati con
dei premi: con 1 quota si riceverà la cartolina elettronica ufficiale della
serie autografata dai suoi protagonisti; con 5 quote, oltre alla cartolina, si
riceverà la serie completa in DVD; dalle 10 quote in su, oltre alle ricompense
precedenti, anche il ringraziamento sui titoli di coda! Per contribuire basta
andare al link www.produzionidalbasso.com/pdb_3839.html e cliccare sul tasto “PRENOTA” in alto a destra, inserire il numero
di quote che si desidera prenotare (ricordando che si pagheranno se e solo se
verrà raggiunta la cifra totale richiesta) e proseguire inserendo la propria
mail. Sul link si trova anche il trailer della webserie oltre alle facce e ai
curricula di chi ci lavora.
Adesso anche in ebook. Qui |
Francesco, assieme a Paola Ducci, sei autore della serie e quindi voglio
chiederti perché avete scelto di diffondere il vostro lavoro sul web e non vi
siete rivolti a un canale televisivo?
Questo progetto esiste dal 2006, ricordo che allora era in
discussione una legge sulle coppie di fatto, Governo Prodi. Da allora sono
passati 8 anni ma da quel punto di vista nulla è cambiato. Allora pensavamo ad
una sitcom da proporre ai due poli della Tele(vaticano) visione italiana. C’è
stato anche qualche sparuto produttore che ha provato a proporla, ma la
risposta è stata ovunque la stessa: “una sitcom ITALIANA dove i protagonisti
sono due gay non va per niente bene; renderli protagonisti vuol dire renderli
eroi delle storie, dovrebbero essere coloro in cui in qualche modo il pubblico
si deve immedesimare. A personaggi gay si possono dedicare semmai ruoli
simpatici, divertenti ma comunque marginali”. Purtroppo ancora oggi le
televisioni generaliste non vogliono intercettare il cambiamento sociale e
inducono i telespettatori a pensare che tutto debba rimanere così com’è. E se
proviamo a paragonare la qualità dei programmi televisivi italiani con quelli
europei (per non parlare degli Stati Uniti), dove abbondano di telefilm, film o
anche solo talk show che trattano in maniera adeguata il tema
dell’omosessualità, il risultato è sotto gli occhi di tutti, ed è agghiacciante.
Del resto la tv è lo specchio dell’Italia: ferma da ormai 30 anni. Per fortuna
che c’è il web.
Per concludere, quando vedremo on line il primo episodio della web
serie?
Primavera inoltrata, speriamo!
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