Aldo Busi contro i gay che la tv italiana mostra: «sono macchiette»
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
In un’intervista
pubblicata ieri su Il Giorno, Aldo Busi ha espresso la sua opinione sui gay che
quotidianamente popolano la tv italiana,
affermando di non apprezzarli per niente.
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«Le checche o sono sublimi
o fanno schifo. O sono Conchita [Wurst, ndb], oppure [Jean, ddb] Cocteau, oppure meglio lasciarle
perdere. Sono contrario a tutti i gay che la televisione promuove, perché sono
macchiette, non sono neanche umani.» sono le parole usate dallo scrittore e la
mente non può non andare ai personaggi che popolano i salotti di Barbara D’Urso
o l Grande Fratello, con i quali tale la tv di intrattenimento cerca di mantenere
vivo il modello dell’omosessuale frivolo e sciocco, che diverte l’eterosessuale
e, allo stesso tempo, lo rassicura.
Nulla a che vedere con quanto viene mostrato nelle serie
tv italiane e non, dove, sempre più, è mostrata la normalità dell’omosessualità,anche
attraverso dimostrazioni affettuose, come
i baci:
«[I “baci gay”] non influiscono minimamente sulle scelte
sessuali. Si può essere eterosessuali senza essere omofobi, come si può essere
omosessuali senza essere eterofobici.»
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Busi ha espresso anche
un parere sul sondaggio della BBC, che ha dimostrato come la maggior parte dei
ragazzi inglesi tra i 17 e i 22 anni si definisce gay o bisessuale.
«I ragazzi di oggi sono già andati oltre i pregiudizi. Non gliene importa
più nulla: è questo che rivela l' indagine statistica. Mi sembra una promozione
verso la democrazia sessuale contro il bullismo, l' omofobia, il razzismo.
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