Omofobia a go go – Una settimana di “opinioni” omofobe a tutela della famiglia tradizionale.
Quella che s’è appena conclusa è
stata forse la settimana più ricca di dichiarazioni omofobe tutelate dalla
nuova legge antimofobia(?) che riconosce il diritto di manifestare il proprio
odio in quanto appartenente a opinioni di tipo religioso e politico. E così
negli ultimi sette giorni in molti si sono sentiti in diritto di affermare il
proprio schifo per i gay dopo la
polemica suscitata delle parole di Guido Barilla, ma la cosa paradossale è,
dato che siamo in Italia, che le persone gay e friendly che hanno preso una posizione contraria a queste dichiarazioni, sono state accusate di
essere eccessive e intolleranti. Insomma da “vittime” siamo diventati “carnefici”
come nulla fosse.
Leggiamo, prima di continuare a
parlarne, le “opinioni” omofobe che hanno segnato la settimana scorsa.
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“Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale, non
per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro. La nostra è una
famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale. […] Noi abbiamo un
concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia
sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda. […] Va bene, se a loro
piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti
mangeranno un'altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti”.
Guido Barilla,
imprenditore
“I gay vogliono boicottare chi difende attraverso la comunicazione il modello familiare tradizionale? Ebbene, questo dimostra chiaramente chi siano in Italia i veri discriminati dalle Istituzioni e dalle lobby omosessuali: non i gay ma coloro che difendono la famiglia tradizionale. […]È tempo che la maggioranza silenziosa degli Italiani si organizzi concretamente contro i tentativi di trasformare l'Italia in una dittatura del politically correct.”
Roberto Fiore, Forza Nuova
“Barilla ha ragione. D'ora in poi mangerò solo la sua pasta.”
Gianluca Buonanno, Lega
Nord, dopo aver mostrato, durante una seduta alla camera, un finocchio mentre
parlava il deputato di Sel, Alezzandro Zan.
“Guido Barilla è un uomo coraggioso perché ormai ci vuole coraggio a difendere la famiglia formata da un uomo e una donna e magari persino "fondata sul matrimonio", come dice la nostra Costituzione. Gli attacchi forsennati delle associazioni gay e l'invito al boicottaggio, dimostrano quanto siano fondati i timori per la libertà di espressione espressi da alcuni durante il dibattito parlamentare sull'omofobia”.
Eugenia Roccella,
deputato PDL
Ora che abbiamo tutti ben chiaro
quanto accaduto, proviamo a fare un po’ di considerazioni:
Uno: Barilla ha detto che se ai
gay non sta bene la politica della sua azienda possono smettere di comprare i
loro prodotti, giusto? Allora perché tutta ‘sta polemica delle lobbies gay che
pretendono chissà cosa? I gay stanno solo prendendo alla lettera quanto
consigliato loro e dato che siamo in crisi e anche nelle famiglie gay i soldi
scarseggiano, perché devono spendere i propri soldi in prodotti immessi sul
commercio da chi li disprezza? Non è legittima l’opinione dei gay e dei
cosiddetti friendly di scegliere dove
riversare i pochi soldi – perché non tutti sono ricchi e non tutti comprano
abiti D&G un giorno sì e un giorno no come cliché impone - ? Signori che
non fate parte di lobbies avete fatto ben peggio per molto meno, quindi non
elevatevi a sommi e saggi perché se le parole di qualcuno vi danno fastidio, di
certo non lasciate passare il tutto come nulla fosse.
Due: Qui nessuno condanna
l’opinione di Barilla, ognuno – o almeno ogni etero, perché se in Italia lo fa
un gay passa per dittatore di pensieri e modelli da seguire – è libero di dire
ciò che vuole, ma sputare nel piatto che ti fa mangiare, è vergognoso. Sapete signori
Barilla e friendly, un gay prima di
diventare gay, è stato un bambino che restava affascinato dalle vostre
pubblicità e guardandole alzava il volume della tv per ascoltarne la colonna
sonora e canticchiarla anche dopo i 30 secondi di messa in
onda, aspettando con ansia di rivederla presto. E pensate, nemmeno quando quel
bambino è cresciuto e si è reso conto di essere gay ha smesso di farlo e anche
se le pubblicità non mostravano famiglie gay, non ci faceva caso. Il concetto
che trasmetteva poteva essere plasmato al proprio modello di famiglia e si
sentiva ugualmente a casa. L’aver dichiarato che quello che la Barilla produce non è per tutti, ma solo
per una tipologia di persone – perché, non prendiamoci in giro, il messaggio è
stato questo e solo chi vuole fare polemica sterile contro i gay non riesce a
vederlo – ha ferito quel gay che un tempo era un bambino come tanti che
aspettava le vostre pubblicità.
Tre: Nessuno vuol distruggere la
famiglia tradizionale, in fondo ogni gay di oggi viene da una famiglia
tradizionale. Non nasciamo sotto i finocchi e trasportati dalla cicogna in una
dark room in cui veniamo allevati a porno e sadomaso. Siamo figli delle
famiglie tradizionali e in quanto tali sappiamo che queste non sono sempre come
appaiono in tv e non perché siamo gay, ma perché la vita è la vita e la
finzione televisiva è la finizione televisiva.
Per finire, nessuno vuole imporre
niente a nessuno, semplicemente si tratta di fare le proprie scelte. Chi non è
gay e non è friendly continuerà a
comprare Barilla e additare noi e i
nostri “amici” come intolleranti mentre noi, semplicemente, decideremo di
spendere i nostri soldi altrove. Non cambia nulla, si è solo messo le carte in
tavola e abbiamo espresso entrambi le nostre “opinioni.” Tutto qua.
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Fonti: Gayburg
http://ilmiomondoespanso.blogspot.it/p/oltre-levidenza-racconti-di-vita-gay.html |
Guido Barilla puo andare e fan culo. Lui non ha rispetto per noi gays e lui e schifoso e vergognoso. Abbiamo la prova che genitori gay possono stare lo bravo se non meglio in alcuni casi. Io conosco personalmente le famiglie gay che sono molto bravo. Allora stunad stronze e merde Guido ti consiglio leggere piu delle famiglie gay primodi aprire la tua boca grande e farte sembrare come un assino che gia sei
RispondiEliminaMe ed alcuni amici miei siamo andati ai alcuni negozi che vendono Barilla e spiegare con i clienti afuori primo di entrare lo che Guido dice e lo schifoso e desgraziada che e e che lui non ha rispetto per le famiglie gay
RispondiEliminaQuello e Elliott negli Estati Uniti. Siamo molto arrabio anche qui. Noi non comprano Barilla ancora e anche molto etersessuale ancora perche loro vedono che schifoso e Guido
RispondiEliminaComplimenti Fra', hai fatto un discorso chiaro, completo e che fa emergere tutta l'indignazione e la rabbia che hai dentro, ma anche la fierezza con cui difendi la tua famiglia.
RispondiEliminaI concetti fondamentali che esprimi, sono quelli che continuamente vengono ripetuti, ma che dalla destra non vengono ascoltati.
Non fanno altro che alzare un muro di ignoranza, bigottismo, vittimismo e intolleranza.
Non possiamo far altro che continuare a lottare, ricordando il passato, vivendo il presente e pensando al futuro.
Manu, purtroppo è più facile montare finte abitudini che riconoscere quelle reali che appartengono a tutti, proprio a tutti.
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