Picchiato nel salernitano perché gay. Tredicenne immobilizzato e palpeggiato dai compagni di scuola
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A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
«Si
aggiorna ormai con una frequenza allarmante l'elenco dei ragazzi e delle
ragazze che in ogni parte del Paese finisco nel mirino di bulli e baby gang,
diventando bersagli di violenze ed emarginazione» Sono le parole con cui
Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay ha commentato un nuovo caso
di violenza a stampo omofobo ai danni di un ragazzo di soli tredici anni
avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno.
Secondo
quanto riporta il quotidiano La Città, sabato scorso il ragazzino è stato
accerchiato da un gruppo di compagni di scuola, che vedendolo gli si sono
avvicinati, obbligandolo a seguirlo all’interno della Villa comunale, in quel
momento chiusa, dove si è consumata la violenza.
Gli
aggressori non soltanto lo hanno offeso con frasi omofobe, ma dicevano al
giovane a vergognarsi per quei suoi atteggiamenti effeminati. Non contenti, lo hanno
schiaffeggiato e immobilizzato, palpeggiandolo, in fine, nel basso ventre.
Tornato
a casa, ancora scosso e spaventato, il tredicenne ha raccontato tutto alla
madre, che si è rivolta ai carabinieri per denunciare il tutto.
Continua sotto...
«L'unico antidoto a questa deriva è l'educazione alle
differenze.» - ha continuato il segretario di Arcigay, prima di scagliare il
dito contro la politica - «Dietro al dolore e all'indignazione che tutta la
politica esprime a commento di questi fatti, c'è un pezzo di quella stessa politica,
trasversale a partiti e a schieramenti, che metodicamente ostacola i progetti
che tante associazioni come la nostra portano avanti nelle scuole.».
Fonte: Republica.it
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