Due settimana fa è arrivata la notizia
che anche a Palermo presto sarà istituito il Registro delle Unioni Civili, ma
prima di soffermarci su quanto sta accadendo nel capoluogo siciliano, partiamo col
chiariarire cos’è questo registro.
Il registro
delle unioni civili è uno strumento di tipo amministrativo attraverso il quale
il comune delibera che coloro si iscrivono sono equiparati alle coppie sposate
per quanto riguarda i provvedimenti di competenza del comune, come quelli
legati alla casa, ai servizi sociali, ai trasporti, allo sport, al tempo libero.
Si possono iscrivere le coppie eterosessuali ed omosessuali che siano residenti
o coabitanti.
Precisato questo, passiamo al tema principale di questo articolo per il
quale ho chiesto un commento alla Presidente di Arcigay Palermo, DanielaTomasino e al Presidente dell’Associazione Articolo 3 e consulente per le
politiche lgbt di Palermo, Carlo Verri.
Quella di
oggi è un'intervista corale, seppur a rispondere è Natascia Maesi. Infatti la
conduttrice del programma Oltre le differenze, in onda ogni venerdì alle
21:00 su Radio Antenna Esse Siena, è portavoce delle altre anime che
danno vita alla trasmissione. Dalle sue parole, quindi, si potranno leggere
anche i pensieri di Oriana, Veronica, Lalla, Rory, Michelangelo e Daniele.
Un'intervista che ha lo scopo di farvi conoscere, ammesso che già non conosciate
Oltre le differenze, un programma che da anni, con il suo lavoro e
impegno, contribuisce a migliorare la condizione LGBTQ di questo paese.
Torna la rubrica che vi da modo di dire la vostra a quei personaggi che ogni due per tre si dilettano a dire qualcosa contro l'omosessualità e che oggi, così come l'ultima volta che ve l'ho proposta, vede protagonista un politico che con la lotta all'omosessualità sta costruendo il suo curriculum: Carlo Giovanardi.
Il politico modenese è tornato a parlare di gay e diritti civili dicendo... Be', scopritelo dopo il salto!!!
Partiamo
col dire che a me questo festival è piaciuto e quando dico piaciuto intendo
proprio che ho apprezzato tutto - oddio gli applausi a tempo di musica del
pubblico sull’esibizione di Caetano Veloso e di Antonio Maggio dopo la sua
premiazione li ho trovati da saga della salsiccia e attenzione io amo le saghe, ho molti amici saghe -.
Quest’anno
dopo diversi anni sono tornato a seguire la gara musicale più popolare del
paese solo perché certo che la conduzione e l’organizzazione era stata affidata
a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto avrebbero dato vita a uno spettacolo più
che gradevole e le aspettative non sono affatto state deluse.
Tuttavia
voglio soffermarmi sugli aspetti che maggiormente mi hanno entusiasmato fra gli
altri. Dopo il salto
Antonello Sannino, attuale presidente di Arcigay Napoli e responsabile nazionale per le politiche sportive di Arcigay,seppur giovane, ha alle spalle molta esperienza, una direzione a Salerno e molta voglia di fare per aiutare la comunità LGBTQ. Nell'intervista che segue dopo il saltoci parlerà del suo lavoro, della sua città, dell'esperienza a Salerno, delle prossime iniziative della sua attualesede, dei Pochos, la squadra di calcio di cui vi ho parlato lo scorso mercoledì, ma anche di se', della sua accettazione e delle aggresioni subite in passato che lo hanno segnato, mache non l'hanno fermato nella sua volontà di aiutare e cambiare la condizione LGBTQ di questo Paese.
Lo
scorso mercoledì a Napoli è stata presentata la squadra di calcio che ha il
nome di Pochos ed è costituita da tutti giocatori gay. L’iniziativa portata avanti da Giorgio Sorrentino, con l’appoggio
di Arcigay Napoli e del suo presidente Antonello Sannino, sta però suscitando pareri contrastanti fra i
membri della comunità LGBTQ.
Ma
partiamo con le affermazioni di Giorgio Sorrentino con le quali spiega la
scelta di dar vita ai Pochos:
Manca
poco, anzi pochissimo, alle prossime
elezioni e ancora tutto è in alto mare. I leader dei diversi schieramenti stanno
facendo un lungo tour fra tv, radio giornali e piazze (per l’esattezza solo Grillo ci va,
gli altri preferiscono scaldarsi negli studi televisivi piuttosto che congelarsi nelle
piazze italiane) per dire la loro e convincere più italiani possibili a donare
loro il voto.
Ma
la comunità LGBTQ come pensa di comportarsi alle prossime elezioni? Chi voterà? Dato che il voto dovrebbe essere dato a chi si crede possa garantirci diritti e stabilità, mi sembra giusto,
in questo post, mostrarvi i singoli pensieri sulla questione LGBTQ e sui
Diritti Civili dei singoli candidati che aspirano a occupare una poltrona al
Senato o alla Camera.
Questo post nasce come sostituzione dell'ultimo minuto.
Mi scuso con tutti i lettori che settimanalmente mi scrivono in privato per non aver potuto mantenere l'impegno preso in merito alla rubrica Altri Mondi.
Che
quello che stiamo vivendo è un periodo strano, non era certo un mistero, ma
quello che non riesco a spiegarmi è la violenza che sta divagando ancora di più
negli ultimi tempi nei confronti della comunità LGBTQ. Che il clima fosse
sempre meno tollerante, lo avevo avvertito anch’io e non soloper via di quello che leggevo sui giornali,
ma anche per quello che mi è stato scritto in alcuni commenti proprio durante
quel periodo dell’anno in cui dovrebbero essere più buoni: il Natale.
Ma
se i commenti anonimi di alcuni vigliacchi a me personalmente non fanno né
paura né male, le aggressioni omofobe che in questi ultimi tre giorni si sono
verificate hanno fatto malea quei ragazzi che ne sono
stati vittime.
Quest’oggi
voglio condividere le parole che ho ricevuto da due amici che hanno letto Oltre l’evidenza – Racconti di vita… gay.
Leggerli mi ha fatto davvero piacere, perché ancora una volta ho avuto la
conferma che l’intento con cui è nato il libro è arrivato a chi lo legge. Quindi dico grazie a Luca e a Dusia per le loro parole e per aver creduto ancora una volta nel mio lavoro.
Dalla penultima puntata di Shortbus - Gli altri incontri radiofonicidel 30 Gennaio 2013 che potete riascoltare da qui.
Parliamo della scuola o meglio di come è vissuta da un ragazzo gay
tramite le testimonianze di tre ragazzi, Federico, Giovanni e Roberto, che ci permetteranno
conoscere una realtà troppo volte trascurata.